apòcrifo agg. e s. m. [dal lat. tardo apocry̆phus, gr. ἀπόκρυϕος «occulto, segreto», der. di ἀποκρύπτω «nascondere»]. – Di libro, scritto, o documento non autentico, non genuino.
Vi sono a. dell’Antico e del Nuovo Testamento redatti tra il 2° sec. a.C. e il 6° d.C., che forniscono dati utili a comprendere l’ambiente religioso e filosofico in cui il cristianesimo nacque, si sviluppò, fu accolto e non di rado modificato e svisato.